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mercoledì 8 luglio 2009

Margaret Thatcher

"Dove c'è discordia, possiamo portare l'armonia. Dove c'è errore, possiamo portare la verità. Dove c'è dubbio, possiamo portare la fede. E dove c'è disperazione, noi possiamo portare la speranza"
Margaret Thatcher dopo aver vinto le elezioni nel 1979


BREVE BIOGRAFIA

Margaret Hilda Thatcher nasce nel 1925 a Grantham, figlia di un commerciante e di una sarta molto religiosi. Si laurea in chimica ad Oxford, lavora come ricercatrice -lavora su progetti di conservazione del gelato- e a 28 anni ottiene la qualifica di avvocato fiscalista. Di ideologie conservatori, viene eletta nel Parlamento inglese ma dimostra una apertura mentale notevole, votando a favore di una legge che prevedeva la depenalizzazione dell'omosessualità -fu una dei pochi parlamentari a votare a favore-. Da ricordare anche il suo voto favorevole alla pena di morte. Prima donna ad essere eletta leader dei Conservatori inglesi nel 1975, vince le elezioni nel 1979 rimontando lo svantaggio dei sondaggi che la davano sotto ai labouristi di qualche punto percentuale. Grande successo quello della Thatcher, a mio avviso anche per tutte le donne di oggi, in quanto la Thatcher è stata l'unica donna ad aver ricoperto il ruolo di Premier nel Regno Unito. Dalla vittoria del 1979, Margaret Thatcher sarà riconfermata a pieni voti per ben altre due volte consecutive fino al 1990. E' stata l'unico premier inglese che è stato eletto per tre volte di seguito.


LA RIVOLUZIONE LIBERISTA: IL THATCHERISMO


Stagnazione, inflazione, immondizia in mezzo alla strada, settimana lavorativa ridotta a tre giorni, elevatissimi debiti dell'Inghilterra keynesiana -ai tempi il "grande malato d'Europa"- ed elettricità razionata tre giorni a settimana: questa era l'Inghilterra che Margaret ha ereditato. Un bel disastro oserei aggiungere. Durante i primi anni di governo, le difficoltà sembrano non superabili in quanto nonostante le politiche di privatizzazione della Thatcher, il quadro giuridico restava invariato: era necessarie le liberalizzazioni. E infatti dopo le liberalizzazioni, i risultati del governo furono indiscussi. Ma proseguiamo con calma. La Thatcher, liberista convinta, persiste con convinzione nelle sue politiche di privatizzazione. La sua forza non è presente solo nelle politiche economiche ma anche e soprattutto in quelle sociali,interne ed estere. Pur di proseguire sulla sua strada, non presta ascolto agli scioperi della fame di alcuni signori dell'IRA che volevano riottenere lo status di prigionieri politici; 10 di loro muoiono di fame. In politica estera l'Argentina, probabilmente cercando di sfruttare il momento di debolezza inglese, occupa e rivendica le Falkland: senza esitare,immediatamente la Thatcher invia una task force e riconquista le isole. Gli inglesi cominciavano a credere in questo governo. La Thatcher nel 1983 fu rieletta e diede inizio a forti riforme liberiste, dando vita per la prima volta nell'occidente, a riforme copiate da tutti gli altri paesi europe: una vera e propria rivoluzione culturale che aveva come punti di riferimento le privatizzazioni,l'antisindacalismo,la meritocrazia. Sola contro tutti, combatte con durezza i sindacati, e soprattutto contro la mentalità statalista e sindacalista vigente ai tempi dove quotidianamente venivano indetti scioperi anche quando la maggior parte dei lavoratori era contraria. La Thatcher combatte e vince la mentalità inglese di quei tempi, dichiarando illegale lo sciopero se non approvato dalla maggioranza dei lavoratori e chiude le miniere che, costantemente in perdita, avevano causato danni seri all'economia inglese. Un sindacalista importante dei minatori disse che era soltanto una manovra temporanea e che il governo avrebbe fatto marcia indietro: niet! per dirla alla russa...la Thatcher se ne frega e vince la sua incredibile battaglia. I risultati sono alla portata di tutti: riduzione fiscale, produttività raddoppiata rispetto agli anni 70 della crisi, sette milioni di inglesi acquistano azioni per la prima volta, Londra grazie alla liberalizzazione diventa una piazza invidiabile nel mercato finanziario, riduzione della disoccupazione, crescita degli utili delle imprese. Sicuramente un articolo interessante del Corriere della Sera potrà chiarirvi meglio le idee di quanto potrei farlo io elencando uno ad uno i risultati della Lady di Ferro -htto://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/23/Thatcher_prima_lezione_lavoro_senza_co_0_97022311643.shtml -
L'Inghilterra, da malato d'Europa nel 1979, diventa oggi una delle più grandi potenze mondiali. Le riforme della Thatcher non vengono annullate dai futuri premier,ne conservatori ne laburisiti.


ARRIVEDERCI SIGNORA THATCHER


1987, Boom economico inglese e la Thatcher ancora rieletta: è record. Politica estera; non ne ho parlato prima volutamente. La Thatcher è stata il miglior alleato di Reagan e degli Usa, si è battuta contro il razzismo in Sud Africa. La vita è imprevedibile, e forse, è bella proprio per questo. Bastano poche cose, magari anche corrette, ma fatte al momento sbagliato a innescare una catena che ti trascina nella disgrazia. Fu proprio la politica estera che ha avuto il germe del crollo della Lady di Ferro. L'economia, la politica, ma in generale la vita è ciclica. Cio' che hai preso ti sarà sottratto e ciò che ti è stato sottratto ti sarà restituito. Anche l'Impero Romano è crollato, nessuno regna in eterno. L'Organizzazione Aziendale ce lo spiega: le persone, come le imprese, sono refrattarie al cambiamento. Come dare poi torto, a persone di successo come la Thatcher è stata? Erano anni in cui si cominciava a parlare di Unione Europea, Europa forte, ma la Thatcher non aveva compreso, o probabilmente non lo accettava e basta. Non voleva un'Europa forte. La storia, e direi anche noi fra qualche anno, giudicherà se anche questa volta la Thatcher aveva ragione. Ciò provocò forti antipatie, all'interno ed all'esterno del suo partito, che temeva l'isolazionismo dell'Inghilterra. La crescita economica contemporanemente subi' un piccolo calo, la Thatcher istitui' una tassa impopolare,la Poll Tax, il ministro degli Esteri si dimise, e la Thatcher, a seguito di questi due eventi messi insieme, perdendo le elezioni per la leadership del partito e vedendo ridimensionare i consensi fra la gente, il 22 novembre 1990 rassegnò le sue dimissioni.

L'EREDITA' DI MARGARET E L'ITALIA

Tutti ricordano le lacrime della Lady di Ferro quando ha dovuto abbandonare Downing street. La Thatcher, come amano ricordare quasi tutti gli inglesi, è la mamma di tutti loro. E' stata una mamma, che ha preso un paese decadente, deriso e distrutto dalla stagflazione,e lo ha trascinato in un paese moderno, invidiato da tutti, forte e ricco qual è oggi l'Inghilterra. Le sue politiche hanno giovato a tutti. L'Inghilterra degli anni 70 ricorda in qualche modo l'Italia di oggi. Un paese in declino, dove nessuno crede nel poter cambiare le cose. La lungimiranza di Margaret fu quella di crederci, di andare avanti, di compiere delle scelte che a primo impatto possono sembrare impopolari, ma che tanto hanno fatto bene all'Inghilterra, e tanto farebbero bene al nostro paese malato. Dove si trova la Thatcher italiana? Perchè non possiamo avere lo stesso scatto d'orgoglio che ha avuto l'Inghilterra thatcheriana? Cito da Giacomo Franciosi:

"Un Europa sazia e disperata, fiera di un modello sociale insostenibile, rassegnata al declino, renitente e vile, che in maggioranza, nella vicenda irachena, ha preferito battere in ritirata. Le cancellerie del vecchio continente sono piene di politici accomodanti e rinunciatari.
Ronald Reagan è morto, e Margaret Thatcher non abita più qui"

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