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domenica 21 marzo 2010

Ultima chiamata per Berlusconi: grande mito o grande bugiardo?

Le elezioni del 28 e del 29 marzo sono molto importanti, non tanto per chi uscirà vincitore (prevedo 8 a 5 per la sinistra) quanto per il fatto che nei prossimi 3 anni non vi saranno più elezioni di peso politico significativo. Per Silvio Berlusconi ciò significa la fine della campagna elettorale permanente e l'inizio di un periodo di tempo lungo per attuare quelle riforme che il Paese chiede dal 1994, quando la speranza del liberismo ha accarezzato l'Italia. Berlusconi ai tempi si dichiarò liberista e disse di voler seguire le orme di Margaret Thatcher e di Ronald Reagan. Sarebbe un'offesa alla grandezza di questi due personaggi dire che Berlusconi fino ad oggi ha attuato politiche economiche liberista paragonabili a quelle di questi due grandi signori. Questo è il punto. Fra 3 anni noi tutti saremo in grado di capire la verità su Silvio Berlusconi: in questi 3 anni di vita politica Berlusconi potrà dimostrare di avere la volontà di riformare il Paese e in questo caso tutti, anche gli elettori del centro sinistra, non potranno fare a meno di riconoscerlo: si può essere d'accordo o meno con la politica di Maggie e Ronald, ma nessuno ha mai messo in dubbio che la Thatcher e Reagan hanno rivoluzionato i loro Paesi, è scritto nei documenti delle loro riforme, è scritto nella storia. In questo caso Silvio Berlusconi farebbe una grande figura e smentirebbe tutti i suoi oppositori; la sua uscita dalla scena politica sarebbe trionfante e in questa ipotesi sarebbe ricordato non come un grande rivoluzionario, ma come il grande rivoluzionario che ha avuto il coraggio di cambiare un Paese che sembrava destinato all'immobilismo; ma un'altra scena mi preoccupa. Prendiamo in considerazione l'ipotesi che Berlusconi sia un bluff; che sia sceso in campo solo per i suoi interessi con falsi sentimenti liberisti e che fra 3 anni ci ritroviamo un Paese che non ha vissuto il sogno liberista degli Usa e del Regno Unito anni 80. Cosa succederà a quel punto alla destra italiana? Con quale faccia un ipotetico candidato si presenterebbe alle elezioni politiche? Come farebbe questo candidato a dire che l'Italia avrebbe bisogno del liberismo? Se fra 3 anni Silvio Berlusconi si dimostrerà un bluff, la sinistra trionferà facilmente alle politiche e governerà 5 anni se non di più. Se Berlusconi si dimostrerà un bluff, il centro destra dovrà passare anni di sofferenza e paradossalmente proprio Berlusconi, che attualmente è il leader indiscusso del popolo del centro destra, sarà la causa della disfatta del centro destra e del suo popolo, e per quanto mi riguarda sarà l'artefice della rovina dell'ideologia a me cara del liberismo. Silvio Berlusconi ha una grande responsabilità; non è più una questione fra lui e i comunisti, fra lui e i magistrati, e chi più ne ha più ne metta, qui è in gioco il futuro e la credibilità di una ideologia, ideologia che ritengo vitale per il nostro Paese. Ecco forse spiegato il perchè della recente defezione di Gianfranco Fini che probabilmente ha capito che è bene non identificarsi sempre con Berlusconi, perchè in caso di fallimento del governo fra 3 anni, lui potrebbe comunque uscirne fuori dicendo che si era smarcato dal populismo berlusconiano; nel caso in cui Berlusconi riuscisse per davvero a fare quelle riforme che dice che vuole fare, Fini comunque ne uscirebbe vincitore perchè appartenente allo stesso partito. Sarà davvero bello vedere come andrà a finire, Silvio Berlusconi, il più grandemito rivoluzionario della libertà in Italia o il più grande bugiardo della storia del nostro Paese? Le mezze misure non ci aiutano a rispondere a questa domanda affascinante, specialmente quando parliamo di Berlusconi, uno che le mezze misure non le conosce proprio. Silvio Berlusconi, un buono o un cattivo?

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