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sabato 6 febbraio 2010

Perchè Silvio Berlusconi rimane il migliore e merita fiducia

Negli ultimi post mi sono espresso in maniera molto accesa nei confronti dell'operato del governo per quanto riguarda parte delle politiche economiche e fiscali. Per onestà intellettuale devo tuttavia esprimere le mie convinzioni a 360 gradi. Il governo Berlusconi è il miglior governo che potevamo avere. Non c'è alternativa oggi in Italia. Si può essere contrari a questa affermazione, ma la sottoscrivo in pieno. Non condivido parte della politica economica del governo, ma resta il fatto che il governo ha ottenuto successi nel campo dell'economia ed in altri campi; successi che pochi governi prima di questo sono stati in grado di ottenere. Anche nella sfera economica, i risultati sono evidenti anche ai "parziali dissidenti" come il sottoscritto. L'Italia è stato probabilmente il Paese che ha retto meglio la crisi, ed il merito è di Berlusconi e del ministro che vorrei fosse più coraggioso, Tremonti. Mentre la Spagna, l'Irlanda, il Portogallo e la Grecia cadono nel baratro e vengono allegramente definiti dagli amici inglese i "Pigs" dell'economia, l'economia italiana continua l'espansione (0,8% rispetto a dicembre). Grazie al "grande" socialista, compagno Zapatero, il "mito" della sinistra, (il sottoscritto non ha mai speso un euro per le sue politiche ridicole e socialiste) la Spagna affonda e il premio nobel dell'economia 2008 Krugman sostiene che non è la Grecia, ma la Spagna il principale problema per la zona euro. Ma guardiamo :
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SPAGNA : deficit/pil 11,4%
IRLANDA : deficit/pil 11,6%
PORTOGALLO : deficit/pil 9,3%
GRECIA : deficit/pil 12,4%
ITALIA: deficit/pil 5,4%
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SPAGNA: tasso disoccupazione 18,8% (8 milioni di persone senza lavoro!)
IRLANDA: tasso disoccupazione 12,5% stimato 13,5% a dicembre 2010
PORTOGALLO: tasso disoccupazione 10%
GRECIA: tasso disoccupazione 10%; stimato 20% a dicembre 2010
ITALIA: tasso disoccupazione 8,3%
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SPAGNA: debito pubblico 55%
IRLANDA: debito pubblico 65%
PORTOGALLO: debito pubblico 77%
GRECIA: debito pubblico 120%
ITALIA: debito pubblico 114%
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L'Italia è sotto la media per tasso di disoccupazione non solo nei confronti delle quattro nazioni maiali, ma anche rispetto alla media europea. Inoltre, nonostante il debito pubblico italiano sia elevato, il debito privato delle famiglie italiane è molto contenuto rispetto agli altri Paesi (ciò fa si che la somma fra debito pubblico e debito privato in Italia sia inferiore rispetto a quella dei Pigs e della maggior parte dei Paesi Ue ed extra Ue) e i creditori del debito italiano sono per la maggior parte le famiglie italiane. Situazione molto diversa da quella degli Usa, dove il maggiore creditore si chiama Cina. Inoltre non rientriamo nella categoria dei Paesi più rischiosi sotto il profilo dell'insolvenza perchè e cito l'Ocse, i nostri tanto vituperati governanti hanno nel tempo acquisito la giusta esperienza nel gestire il debito pubblico.
LA RIPRESA DALLA CRISI: L'ITALIA DI BERLUSCONI SUPERA LA GRAN BRETAGNA
Continuando sulla scia dei dati, ricordiamo che l'Italia di Berlusconi è la sesta economia mondiale: abbiamo superato per Prodotto Interno Lordo la Gran Bretagna laburista. Il superindice mostra una crescita annuale (novembre 2009-novembre 2008) dell'Italia superiore agli altri Paesi: +10,8%. Il Fondo Monetario Internazionale rivede una crescita del Pil pari all'1% nel 2010 (stima +0,3%) e dell'1,3% nel 2011 (stima +0,6%). Chiaramente deve continuare il rigore riguardo i conti economici che fino ad oggi ha promosso il ministro dell'economia Giulio Tremonti ed il premier Berlusconi.
CONCLUSIONE
Distinta gestione della crisi economica, grandissimi risultati ottenuti nella sicurezza e nella lotta alla criminalità, grande impegno nella gestione del terremoto in Abruzzo e nei rifiuti di Napoli, ottimi risultati nella guerra contro l'assenteismo e negli interventi di Brunetta nella Pubblica Amministrazione, ottima politica estera (g8 all'Aquila e per ultimo i rapporti con Israele) grandi risultati nella guerra contro l'evasione fiscale e tanti altri risultati che non starò qui a menzionare. Il tutto senza aumentare l'Irpef e le tasse, ma invece abolendo l'Ici. Promozione a pieni voti per Silvio Berlusconi e per il suo governo. Agli amici lettori del blog dico: merita ancora la nostra fiducia.
SPERANZE
La mia speranza, il mio sogno, o meglio, la mia visione, è che si proceda magari nel 2011, al taglio dell'Irpef e delle aliquote al 33% e si proceda all'abbattimento della spesa. Spero con tutto il cuore, che Silvio Berlusconi, che ha dimostrato grandi capacità di statista nella gestione della crisi, abbia il coraggio di fare il liberista durante la ripresa.

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