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sabato 3 ottobre 2009

Libertà di stampa in pericolo?

Oggi a Roma ci sono i salvatori della nostra patria che fanno a mio avviso una delle manifestazioni più assurde che si potessero fare. Quella sulla libertà di stampa. Secondo loro è in pericolo. Liberi di farla, libero io di dissentire. Per me è sbagliato dire che in Italia non c'è libertà di stampa. Voi potete accendere la televisione, andare su rete 4 e vedere Emilio Fede, potete accendere la televisione andare su rai 2 e vedere Santoro. Nessuno ve lo impedisce. Potete comprare Il giornale e Libero, oppure potere comprare La Repubblica e l'Unità. Nessuno ve lo impedisce. Potete mandare a quel paese il premier o il leader dell'opposizione, nessuno ve lo impedisce. Anche io sto scrivendo in questo momento, posso scrivere quello che voglio, e nessun membro delle S.S. naziste verrà a casa mia a prendermi,almeno credo!!;-) Ci provo: governo vaffanculo! Se nei prossimi mesi continuerò a scrivere su questo blog la mia tesi dovrebbe essere da voi avallata. Potreste obiettare: ma a te non ti legge nessuno. Ok, ma non mi sembra che La Repubblica, il Manifesto, l'Unità, ect siano tenerissimi con il governo, e fanno benissimo, nessuno ha niente da dire. Però nessuno ha chiuso questi giornali, esistono e mi sembra che La Repubblica sia uno dei più letti in Italia. Voglio dire, non è un pò esagerato dire che in Italia la libertà di stampa è in pericolo?Ricordatevi che nel mondo ci sono veramente paesi in cui non c'è libertà...paesi in cui i giornalisti vengono ammazzati e i blog e i giornali chiusi ed assoggettati al regime...non si può scherzare su queste cose..e soprattutto ci sono molte cose più concrete sulle quali l'opposizione dovrebbe vigilare..dal mio piccolo un invito a tutti a riprendere il cammino verso il concreto e ad abbandonare il populismo che non fa bene a nessuno..poi potreste dire che in Italia c'è qualcosa che non va nell'informazione, e qui sarebbe un altro discorso. Nessuno vi darebbe torto. Ci sono dei problemi e delle anomalie che anche i signori che scendono in piazza oggi, quando hanno governato non hanno corretto. Io per primo non amo leggere quotidiani che sono schierati a destra o a sinistra, un quotidiano dovrebbe informare, non tifare per uno o per l'altro. E infatti il rapporto freedom house per la libertà di stampa ce lo comunica..ma state tranquilli..ci comunica anche che a livello di libertà civili e politiche siamo un paese libero..fate sogni sereni..siamo fortunati ad avere la libertà che abbiamo...pensiamo a quelli che vivono veramente sotto dittature che ancora oggi spediscono i dissidenti nei campi di concentramento...non scherziamo sulla libertà ragazzi...

2 commenti:

ema ha detto...

parlare di mancanza di libertà in italia è eccessivo. Ma parlare di una cattiva informazione mi sembra doveroso. La libertà di stampa manca all'interno delle testate giornalistiche. Ogni testata ha un suo orientamento politico (e non venitemi a raccontare favole su ua presunta obiettività dei nostri giornali) e automaticamente chi lavora o minimamente spera di lavorare in suddetta testata non può che assumere una linea di pensiero conforme alla stessa. Ecco dove manca la libertà in Italia. E se quest'assoluta accettazione della linea di pensiero politica della testata giornalistica non viene rispettata, ecco fioccare misteriose promozioni per allontanare molto dolcemente chi aveva iniziato a dare fastidio. Tappando la bocca con prese in giro del tipo "eh, ma è stato promosso, ha un ruolo di rilievo ora". Certo. Ma ha smesso di fare ciò per cui si era rivelato un pò troppo scomodo. E questo discorso non vale solo per le testate giornalistiche. La polica apre molte prte ovunque. In quanti si vendono l'anima, patteggiando per la parte politica che più ti può aiutare nella tua città a infilarti in qualche impiego. E senza l'amico politico ole giuste conoscenze è diventata un'impresa trovare laoro (parlo per direttissima esperienza). senza divagare, comunque, trovo ridicolo parlare di regime o mancanza di libertà, altrimenti Fede o Vespa sarebbero stati messi al rogo sul tavolo della pubblica inquisizione (non male come idea), Rai 3 e Rete4 (a seconda del colore del governoin carica) sarebber state sostituite da qualche emittente dell'Uzbekistan pur di non mandarne in onda i programmi assolutamente SUPER PARTES. Se la politica tornasse ad essere politica in questo paese, e non un focolaio di interessi che esclude troppo spesso chi vuole lavorare onestamente con ua laurea DI GRAN RISPETTO in mano, magari anche la nostra informazione sarebe più oggettiva e costruttiva.

ema ha detto...

NB: scusate l'attacco ischemico momentaneo, ma quando parlavo di Vespa, mi riferivo a Santoro. Soffrirò di sdoppiamenti momentanei di personalità forse. Ecco il perchè dell'errore. Quindi è da intendersi: Fede o Santoro sarebbero stati messi al rogo. E scusate le varie lettere mangiate qua e là, rileggerò i commenti prima di pubblicarli.