sabato 6 febbraio 2010
Perchè Silvio Berlusconi rimane il migliore e merita fiducia
mercoledì 3 febbraio 2010
Omaggio al grande Ronald Reagan
Margaret Thatcher 6 giugno 2004
«Ronald Reagan ha cambiato la vita a milioni di persone...portando libertà e democrazia».
Papa Wojtyla 6 giugno 2004
"I think Ronald Reagan changed the trajectory of America in a way that Richard Nixon did not and in a way that Bill Clinton did not. He put us on a fundamentally different path because the country was ready for it. I think they felt like with all the excesses of the 1960s and 1970s and government had grown and grown but there wasn't much sense of accountability in terms of how it was operating. I think people, he just tapped into what people were already feeling, which was we want clarity we want optimism, we want a return to that sense of dynamism and entrepreneurship that had been missing."
Barack Obama Gennaio 2008
"LE LACRIME DEI GRANDI,L'OMAGGIO DELLA THATCHER" di M.Caprara
http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/12/orazione_della_Thatcher_Trasformo_nemici_co_9_040612036.shtml
"L'ULTIMO SALUTO A REAGAN" di A.Farkas
http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/11/Operazione_Serenata_ultimo_saluto_Reagan_co_9_040611001.shtml
"DESTRA E SINISTRA CELEBRANO REAGAN, IL MITO ENTRA IN CAMPAGNA ELETTORALE" di G.Riotta
http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/08/Destra_sinistra_celebrano_Reagan_mito_co_9_040608037.shtml
"L'ULTIMO COWBOY DEL NOVECENTO. CON LUI L'AMERICA TORNO' A SOGNARE" di G.Riotta
http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/06/ultimo_cowboy_del_Novecento_Con_co_8_040606001.shtml
"ADDIO AL PRESIDENTE CHE VINSE LA GUERRA FREDDA" di A.Farkas
http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/06/Addio_presidente_che_vinse_guerra_co_8_040606003.shtml
"LA REAGANOMICS: QUELLA RICETTA ECONOMICA SCRITTA SUL TOVAGLIOLO DI UN BAR" di Massimo Gaggi
http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/06/Quella_ricetta_economica_scritta_sul_co_8_040606004.shtml
lunedì 1 febbraio 2010
Il futuro leader della destra italiana

rtato grandi ricchezze ai rispettivi Paesi, generando una vera e propria rivoluzione culturale: in Inghilterra, il partito laburista una volta salito al governo (dopo 18 anni di governo conservatore tre governi Thatcher e un governo Major) grazie alla figura di un grande statista, Tony Blair, ha introdotto la stagione del "New Labour" amico del mercato e ha mantenuto quasi tutte le riforme della Thatcher. Una grande vittoria per la lady di ferro. Ricordiamo tuttavia, che anche nel caso di Reagan, abbiamo avuto i Reagan Democrat, ovvero sostenitori del Partito Democratico che però hanno appoggiato le politiche di Reagan. Gli stati che adottano questo tipo di welfare sono (non a caso!) quei Paesi dove la ricchezza è maggiormente divisa fra la popolazione e dove si registra in generale il più alto tenore di vita: gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, l' Australia e la Nuova Zelanda e i partiti politici di riferimento sono la destra e la sinistra liberale. Un'altra visione della destra è quella riassunta nel regime conservatore, ovvero di welfare particolaristico. Tale sistema si basa sul fatto che la fornitura di servizi da parte del welfare è conseguenza del possesso di alcuni requisiti, in primis il lavoro, dove in base a tale lavoro vengono stipulate delle coperture assicurative per i servizi dei cittadini. La condizione di lavoratore quindi fa scaturire i relativi diritti sociali. Il welfare aziendale, che rappresenta una variabile di tale regime, si basa sul pagamento di contributi da parte del lavoratore e delle aziende che vanno a finanziare i servizi. Questo sistema viene applicato parzialmente in Italia ed è tipico delle regioni Europee continentali e meridionali. Abbiamo infine il regime socialdemocratico, che si basa sul riconoscimento di uguaglianza e sulla presenza di diritti offerti in maniera indistinta a tutti i cittadini a prescindere dalla loro condizione economica e sociale. Questo regime è basato su una forte presenza dello Stato nei vari campi dell'economia e del sociale. E' parzialmente applicato in Italia e nelle nazioni dell'Europa del Nord. E' facile intuire come in Italia non è presente il regime liberale del welfare state e cosa più grave non è presente nella mentalità dei partiti di sinistra e di destra. Nel 1979 quando in Italia c'erano ancora le brigate rosse, Margaret Thatcher rivoluzionava un Paese. La destra italiana deve fare i conti con la sua identità. I 15 anni di Berlusconi non hanno portato quei cambiamenti che la Thatcher ha portato nel Regno Unito. La pressione fiscale in Italia è alta, la spesa pubblica improduttiva altrettanto. Il nostro Paese è eccessivamente socializzato e tende a tassare troppo per restituire il più delle volte il nulla. Le liberalizzazioni e le privatizzazioni sono ancora poche. Lo Stato è troppo presente nell'economia che è quotidianamente in crisi. La destra italiana deve scegliere se appoggiare il neo-liberismo thatcheriano, oppure proseguire in quel conservatorismo che si basa sull'immobilismo e il mantenimento dello
ta voglia di riformismo è venuto da Mariastella Gelmini. L'unica vera riforma che ho visto realizzare da questo governo senza se e senza ma è proprio la riforma Gelmini. Non voglio ora parlare del contenuto, ma mi riferisco al fatto che per una volta il governo è stato deciso nel fare una scelta. La Gelmini ha dimostrato di avere il pugno duro, e nonostante le forti contestazioni, è andata avanti senza negoziare e ha portato avanti le proprie istanze. Non è poco in Italia, un Paese dove tutto viene sempre discusso e messo in discussione e alla fine non si fanno mai le vere rivoluzioni e non è poco per la destra italiana che è formata per la maggior parte da ex democristiani e socialisti che hanno una mentalità vecchia e statalista e soprattutto poco rivoluzionaria. Non dimentichiamo che anche Maggie è stata ministro dell'istruzione prima di diventare premier del Regno Unito per tre mandati di seguito. Sarà Mariastella Gelmini il futuro leader della destra italiana? Sarà Mariastella Gelmini a portare il liberismo in Italia?












